Bollo auto non pagato? In prescrizione dopo 3 anni

Il bollo auto è una tassa annuale che i proprietari o utilizzatori di veicoli devono versare alla Regione di competenza, indipendentemente dall’uso del mezzo. La somma varia in base a potenza, classe ambientale e regione, e viene riscossa secondo regolamenti regionali; solo l’Agenzia delle Entrate gestisce Friuli Venezia Giulia e Sardegna. Il pagamento può essere fatto presso sportelli autorizzati o tramite l’app IO, senza necessità di esibire ricevuta durante la guida.

Il termine di prescrizione per il bollo auto è generalmente di tre anni, calcolati dal 1° gennaio dell’anno successivo a quello del pagamento previsto fino al 31 dicembre del terzo anno. Trascorso questo periodo senza atti interruttivi (come avvisi di accertamento, cartelle esattoriali, solleciti, preavvisi di fermo o pignoramenti), il tributo è considerato prescritto. Un’eccezione si registra in Piemonte, dove la prescrizione è di cinque anni.

È cruciale distinguere tra prescrizione e decadenza: la prima si interrompe con qualsiasi atto di riscossione, azzerando il conteggio, mentre la seconda indica il termine entro cui deve essere notificata la prima cartella esattoriale; superato questo, l’atto è nullo e il tributo non più esigibile.

In caso di mancato pagamento, il contribuente può regolarizzarsi con il ravvedimento operoso, che prevede sanzioni ridotte variabili in base al ritardo, da uno 0,1% al giorno fino al 5% se l’adempimento avviene dopo due anni.

Per contestare avvisi o cartelle esattoriali, si può ricorrere entro 60 giorni presso la Commissione Tributaria; durante il procedimento, le misure cautelari sono sospese. Se entro 220 giorni non si ha risposta dall’ente, il ricorso è accolto e l’atto annullato.

La giurisprudenza, in particolare la Corte di Cassazione, conferma la prescrizione triennale che inizia il 1° gennaio dell’anno successivo a quello della tassa dovuta. Sentenze e ordinanze (es. n. 26062/2022 e n. 20425/2017) hanno chiarito le modalità di calcolo e l’effetto degli atti interruttivi.

Infine, per saldare bolli arretrati senza incorrere in sanzioni elevate, è consigliato individuare le annualità mancanti tramite portali regionali o ACI e procedere quanto prima al pagamento con le relative riduzioni previste.