Idir racconta: “Il primo clacson suonava come un violino”

Agli albori dell’automobile, i segnali acustici erano molto diversi da quelli che conosciamo oggi. Immaginate una strada trafficata di inizio Novecento: le auto erano poche, i pedoni curiosi… e quando un’automobile voleva farsi notare, invece del classico “beep”, usciva un suono delicato, quasi musicale, simile a un violino.

Idir racconta come la sicurezza stradale abbia fatto passi da gigante da allora. Oggi il clacson non è solo un richiamo, ma un dispositivo regolamentato dalla legge. In molti Paesi, tra cui l’Italia, la legge sul clacson stabilisce quando e come può essere usato: vietato in aree residenziali di notte, consentito solo per evitare incidenti, e con suoni sufficientemente potenti da attirare l’attenzione senza essere pericolosi.

Le regole ci proteggono: dal clacson che suonava come un violino alla sicurezza moderna, il messaggio è chiaro: la strada è di tutti, e il rispetto delle norme fa la differenza.

Curiosità: il termine “clacson” deriva dal francese klaxon, marchio storico di dispositivi acustici per automobili, mentre i primi esperimenti acustici erano veri e propri strumenti musicali.

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