Credito d’imposta e Coronavirus: proposta per estenderlo anche alle autofficine

I deputati di Forza Italia, Maurizio D’Ettore e Stefano Mugnai, chiedono che il governo estenda, “nel primo provvedimento utile”, il credito d’imposta ai soggetti esercenti attivita’ d’impresa, “garantendo ai conduttori, per i mesi di marzo-aprile, un congruo lasso di tempo per poter provvedere al pagamento dei canoni di locazione scaduti e non pagati in conseguenza del lockdown’, ovvero, in alternativa riconosca ‘ai locatori degli immobili delle categorie catastali interessate analogo credito d’imposta’”. I parlamentari azzurri in un’interrogazione specificano che il “credito d’imposta nella misura del 60 per cento dell’ammontare del canone di locazione” attualmente e’ limitato alle “attivita’ imprenditoriali svolte in immobili della categoria catastale C/1 (negozi e botteghe)”, estromettendo “dal beneficio moltissime attivita’ comprese in altri fondamentali comparti, parimenti colpiti dalla grave crisi sistemica connessa alla pandemia da Covid-19. Tra le attivita’ commerciali escluse, di particolare rilievo assume un settore, altamente complesso e concorrenziale, quale l’Automotive: dalle officine per la riparazione di autoveicoli, agli impianti per lavaggio autovetture (C/3), garage e autorimesse (C/6), ai concessionari d’auto (D/7)”.