Lkq Rhiag con i suoi ricambisti a Marrakech: qui per ripartire dall’unicità e con la connettività – LA GALLERY

La solida tradizione e l’innovazione per continuare nel solco dei successi. Lkq Rhiag cambia registro ed ora è pronta per affrontare le nuove sfide, quelle di un mondo completamente cambiato dopo la pandemia ed a causa della guerra ancora in corso. Non a caso la scelta di Lkq Rhiag di portare i propri ricambisti proprio a Marrakech, in Marocco, città dalla grande storia e che punta dritto all’evoluzione. I ricambisti hanno incontrato la dirigenza di Lkq Rhiag. E dopo gli eventi catastrofici, ecco che si punta al rilancio dell’intero settore. Marzia Castellani, direttore commerciale di Lkq Rhiag ha parlato a cuore aperto: «Serve connettività tra i ricambisti, ma ognuno deve mantenere la propria unicità, mettendo il clienti al centro dei servizi offerti». Dunque, via libera all’insieme ma ognuno dei ricambisti deve essere in grado di fornire servizi ed innovazioni che possano renderli preferiti e “unici” al parco clienti.

Ed a questo mondo che muta Lkq Rhiag ha preparato la sua risposta basata sul cambiamento rispetto ai nuovi scenari, al trend rispetto al parco auto circolante, nella flessibilità anche per gli investimenti, al capitale umano, e infine all’aggregazione delle risorse. Un obiettivo che appunto può essere raggiunto attraverso le eccellenze dei singoli punti vendita. Un modo anche per fare riflettere i singoli ricambisti sulla propria “unicità”.  In tal senso Lkq Rhiag mette a disposizione un ricco portafoglio di idee: il Vmi, l’Help Desk, l’E-Commerce, Lkq Quality, la logistica e la consulenza aziendale.

Salvatore Miligi, direttore vendite di Lkq Rhiag, ha espresso il concetto del “sempre all’avanguardia”, insomma il classico restare sulla cresta dell’onda o anche poco più avanti al fine di valorizzare gli scenari che cambiano senza essere appunto travolti dall’onda che arriva. Dunque, essere primi, le eccellenze, e l’esclusività in un percorso da compiere insieme. E ancora per Lkq Rhiag, sono saliti sul palco Massimiliano Boffa, direttore servizi e reti officine e Federica Bertoldi, direttrice della comunicazione.

Interessante, per quanto riguarda i cambiamenti nel mondo che coinvolgono i singoli settori, è stato l’intervento dell’ingegnere industriale gestionale, Antonello Usai, che con pochi esempi semplici è riuscito a fare comprendere come il mondo sia finito stravolto negli ultimi anni: dall’utilizzo di strumenti come WhatsApp arrivati anche nelle mani degli 80enni pur di vedere i propri cari durante la pandemia, fino alla prenotazione via App alle Poste. Infine l’esempio sull’unicità attraverso un taxi guidato da una donna a Milano. Un’auto semplicemente colorata per accompagnare i bambini malati oncologici a fare le terapie: nulla di speciale, ma certamente unica e che si fa preferire dai più piccoli. Infine i riconoscimenti, prima della serata dedicata anche a Jojoba Tour per i suoi 25 anni di attività e che ha organizzato la spedizione in Marocco.